Governo, Manovra 2024 tutte le maggiori novità

17.10.2023 12:54 di  Rosario Carraffa   vedi letture
Governo, Manovra 2024 tutte le maggiori novità

ll primo dei mattoni della Legge di bilancio 2024 firmata dal Governo Giorgia Meloni, come evidenziamo noi di TuttoPalermo.net, è la conferma del taglio al cuneo fiscale sul lavoro nel 2024. Per ora non si parla di rimodulazione, ma solo di conferma. Le modalità con cui verrà applicato quindi rispecchieranno quelle del 2023:

per gli stipendi fino a 25 mila euro il taglio al cuneo è salito a 7 punti percentuali 

per le retribuzioni da 25 a 35 mila euro la riduzione è salito a 6 punti percentuali 

I lavoratori interessati dalla misura in busta paga saranno circa 14 milioni. 

Il Canone Rai passerà da quota euro 90,00 ad euro 70,00. In sostanza da rate di 20 euro si passerà a rate da 15 euro in bolletta. Si pagherà sempre in bolletta.

Riforma aliquote IRPEF:

Queste le attuali aliquote 2023, che verranno modificate:

1° scaglione > redditi fino a 15 mila euro: Aliquota Irpef 23%

2° scaglione > redditi da 15.000,01 a 28 mila euro: Aliquota Irpef 25%

3° scaglione > redditi da 28.000,01 a 50 mila euro: Aliquota Irpef 35%

4° scaglione > redditi oltre 50 mila euro: Aliquota Irpef 43%

Le nuove aliquote 2024 diventeranno invece 3:

1° scaglione > redditi fino a 28 mila euro: Aliquota 23%;

2° scaglione > redditi da 28.000,01 a 50 mila euro: Aliquota Irpef 35%

3° scaglione > redditi oltre 50 mila euro: Aliquota Irpef 43%.

Assegno Unico:

Ci sarà un aumento rispetto a quello che si percepisce attualmente.

Confermata anche per il 2024 la "Carta Spesa Dedicata a te": la prepagata che sosterrà i nuclei nell’acquisto di beni di prima necessità e nel rifornimento carburante con il bonus benzina. Si integra lo stanziamento dei mutui prima casa di circa 380 milioni di euro per l’anno 2024 e si stanziano risorse per il rifinanziamento del contributo straordinario per il caro energia e il bonus sociale elettricità (200 milioni di euro) per sostenere le fasce più deboli della popolazione nel primo trimestre dell’anno prossimo. Si aggiunge un altro mese di congedo parentale, retribuito al 60 per cento, per i genitori con figli fino ai 6 anni.  Si aumenta il fondo per il bonus asilo nido di oltre 150 milioni di euro. L'asilo nido sarà gratuito a partire dal secondo figlio.

Prevista una super-deduzioni del 120% per chi assume a tempo indeterminato; del 130% per chi assume a tempo indeterminato donne, invalidi ex percettori di reddito di cittadinanza.

I fringe benefit vengono confermati con diverse soglie di esenzione per il 2024:

soglia esentasse a 2 mila euro per chi ha figli;

soglia esentasse a mille euro per gli altri dipendenti.

Dal secondo figlio in poi l’asilo sarà gratis. Non si dovranno pagare rette.

Per quanto riguarda la rivalutazione delle pensioni, come confermato dalla stessa Meloni, ci sarà una rivalutazione del 100% per le pensioni fino a quattro volte il minimo, del 90% tra 4 e 5 volte il minimo e poi c’è un decalage. La rivalutazione viene confermata per le pensioni minime di chi ha più di 75 anni.

Non ci sarà più quota 103. Questa opzione verrà rivista. Saltano poi Ape sociale e Opzione donna. Arriva un fondo unico e nuovi requisiti più restrittivi per l’uscita anticipata. Spunta Quota 104 per il pensionamento anticipato anziché Quota 103 attualmente in vigore. Non è Quota 104 piena, ma c’è un meccanismo di incentivi per rimanere al lavoro.

Tra le misure previste a favore della sanità, una indennità per medici e altro personale sanitario impegnati nella riduzione dei tempi delle liste di attesa. Si stanziano risorse pari a 250 milioni di euro per l’anno 2025 e 350 milioni di euro a decorrere dal 2026 per il potenziamento dell’assistenza territoriale anche con riferimento a nuove assunzioni di personale sanitario.

Per i residenti stranieri, cittadini di Paesi non aderenti all’Unione europea, si prevede la possibilità di iscrizione negli elenchi degli aventi diritto alle prestazioni del SSN, versando un contributo di 2.000 euro annui. L’importo del contributo è ridotto per gli stranieri titolari di permesso di soggiorno per motivi di studio o per quelli collocati alla pari.