Palermo, presentata iDESIGN 2024
Il viaggio inteso in senso fisico, mentale e spirituale, è il tema che iDesign, la rassegna sul design fondata e diretta da Daniela Brignone, propone in occasione della XII edizione che si svolgerà in tante sedi di Palermo, dal 27 settembre al 6 ottobre. Un tema che traccia una linea, che demarca e congiunge saperi e pratiche, geograficamente e culturalmente anche lontane, costruendo e ricostruendo immaginari.
“Andar per mondi” è lo spunto che si è scelto quest’anno per una riflessione a tutto campo: il design è visto come “avventura”, come sperimentazione di nuove pratiche, come presa di coscienza di bisogni e di esigenze che, nel corso della vita, portano a scoprire mondi e a creare momenti di incontro e di alterità. Un’umanità in viaggio, che si sposta e ricostruisce altrove, diventa anche lo spunto per indagare il tema della mobilità e dell’incontro fra persone portatrici di cultura, di tradizioni, di saperi e di storie legate alla propria terra.
Ogni viaggio è un cammino di conoscenza, diventa arricchimento. Camminare nella natura, come direbbe il filosofo e scrittore Henry David Thoreau, andare oltre (senza meta, senza limiti, fuori dell’omologazione), può diventare arricchimento personale, sviluppando e portando con sé un bagaglio di esperienze, aprendosi ad una connessione con l’ambiente, a un ampliamento di prospettive e ad una ricerca interiore e, al contempo, esteriore.
Al saggio di Stefano Mancuso L’incredibile viaggio delle piante, sulle specie botaniche, è ispirato il progetto “Tutte le piante del mondo” che nasce dalla collaborazione tra il Convitto Nazionale Giovanni Falcone e l’Accademia di Belle Arti di Palermo e tratta della dimensione nomade e adattiva delle piante, che diventano metafora di migrazione e di adattamento, di resistenza e di resilienza, connessa agli spostamenti dell’uomo sul pianeta. Un lavoro complesso che riunisce diverse professionalità e vede la sinergia delle cattedre dei professori Marcello Carriero, Francesco De Grandi, Arianna Oddo, Agnese Giglia, Ivan Agnello, Marco Castagna e Luca Pulvirenti e dei loro allievi in Accademia (Convitto Nazionale Giovanni Falcone, piazza Sett’Angeli 3, inaugurazione venerdì 27 settembre, ore 12).
Inoltre, le docenti Arianna Oddo e Giovanna Filippello, all’interno di un laboratorio aperto dal titolo “Paper works. Creazioni in carta con piante spontanee del nostro territorio”, inviteranno a scoprire le specie botaniche locali per riprodurle in carta a mano. L’incontro, aperto al pubblico, consta di momenti teorici e pratici al fine di esporre le potenzialità della carta nella creazione di oggetti d’arte (Palazzo Santa Rosalia, Accademia di Belle Arti di Palermo, 3 e 4 ottobre, ore 9.00-15,00).
Paesaggio, sonorità, anime antiche, mondi dimenticati sono le parole chiave di una mostra ed un’esperienza immersiva dal titolo “Bags pipes” che recuperano l’antica tradizione delle novene popolari e dei tipici strumenti musicali pastorali con ance a sacco (zampogne, cornamuse, etc.). Il progetto è curato da Vittorio Ugo Vicari, docente dell’Accademia di Belle Arti di Catania, Corso di Storia dell’Arte Contemporanea, Biennio specialistico in Fashion design, e dal musicista e studioso Maurizio Cuzzocrea in seno a Zampognarea. Il mondo delle zampogne tra uomini e suoni, il festival multidisciplinare, giunto alla XX edizione, che esplora le relazioni dell’etnomusicologia e della produzione artigianale degli strumenti musicali di tradizione orale, con le forme espressive della contemporaneità. La mostra è a cura di Andrea Giovanni Calì (ex Convento della Magione, via Teatro Garibaldi 27, inaugurazione sabato 28 settembre, ore 17,30).
C’è tanta Sicilia nella XII edizione di iDesign, un’isola depositaria di tradizioni e di “viaggi”, anche immaginari, attraverso la bellezza della sua cultura e i sincretismi radicati nel territorio e nel suo popolo. Un punto di partenza strategico per le esplorazioni nel Mediterraneo. E così che prende l’avvio “Domestico, Mediterraneo”, una mostra curata dal designer e docente Giuseppe Arezzi, che riunisce una serie di oggetti realizzati dagli allievi dell’Accademia Abadir di Catania, coordinati dallo stesso designer, in collaborazione con aziende dell’area del mare nostrum. La mostra parte dalle tradizioni vernacolari radicate nel genius loci dei territori mediterranei, per indagarne la trasposizione nel design contemporaneo che richiama i paesaggi, la storia, gli immaginari e le tradizioni del sud dell’Europa.Un passato che insiste nella contemporaneità è il tema alla base dei prodotti che attingono alle tradizioni per ricreare allestimenti indoor e outdoor ispirati ai Paesi del bacino del Mediterraneo (Cavallerizza di Palazzo Costantino, via Maqueda 217, inaugurazione venerdì 27 settembre, ore 18).
Nell’atrio del meraviglioso Palazzo Costantino troverà collocazione anche una delle scenografiche installazioni della designer Rosa Vetrano, accompagnata da una performance. “Il Nido rovesciato” si ispira alla connessione tra luoghi abitativi e psiche, declinato attraverso luce, colori, suoni, odori, esperienza tattile, che assicura protezione e libertà allo stesso tempo. Un’esortazione verso i ritmi lenti del vivere quotidiano, partendo dall’esplorazione di sé.
Promosso dall’Accademia Abadir è anche il Master di I livello in Design Strategico e Direzione Creativa “Dalla Ford al Fard”, diretto da Vincenzo Castellana. All’interno del programma, iDesign ospiterà uno dei moduli del corso che prevede la presenza dei docenti Vittorio Venezia per l’area Prodotto e Direzioni Artistiche, Roselena Ramistella per l’area Fotografia e Vincenzo Callea per l’area Produzione musicale, all’interno della splendida sede di Spazio Sintesi (via Principe di Belmonte 26, dal 30 settembre al 5 ottobre).
Con uno sguardo sempre rivolto alla tradizione siciliana, Paolo Casicci e Gabriele D’Angelo sono i curatori della mostra “Kaos & Kosmos. Materia, senso e spirito delle cose attraverso gli oggetti della collezione Grillo”, che riunisce una selezione di oggetti provenienti dalla collezione di Filippo Grillo, instancabile collezionista di manufatti, decori e strumenti della tradizione laica e religiosa siciliana, in grado di documentare il “viaggio nel tempo” di arredi, oggetti e usanze tipiche del territorio (Museo Pitrè, viale Duca degli Abruzzi, 1, inaugurazione domenica 29 settembre, ore 11, con la partecipazione dello studioso Gaetano Basile).
Artigianato, design e arte made in Sicily sono esplorati all’interno di una originalissima mostra che racconta la storia del calzolaio Francesco “Ciccio” Liberto, il quale, nella sua piccola bottega di Cefalù, la cittadina normanna in provincia di Palermo, ha avuto tra i suoi clienti i più importanti piloti di Formula 1, da Vic Elford a Nino Vaccarella, da Niki Lauda a Clay Regazzoni e Carlos Reutmann, da Jo Siffert a Gijs Van Lennep, da Sandro Munari a Helmuth Marko, che hanno calzato le sue mitiche scarpe, rigorosamente fatte a mano e su misura. La mostra “Ciccio di Cefalù. Il viaggio di un artigiano” è realizzata in collaborazione con la Scuderia Ferrari Palermo (ex Convento della Magione, via Teatro Garibaldi 27, inaugurazione sabato 28 settembre, ore 17,30).
Ma il viaggio può essere anche un atto metaforico di rottura con il passato che può fare riferimento ai movimenti artistici e culturali che hanno operato in tal senso, al fine di demolire precedenti visioni e linguaggi per far posto al nuovo, più adatto ad interpretare la contemporaneità.
Si indaga così la storia raccontata da Anty Pansera e Maria Teresa Chirico nel volume “Athena. Le presenze femminili alle biennali/triennali di Monza/Milano 1923-1940”, edito da Nomos, che documenta, sin dalla nascita, le prime esposizioni, dapprima a Monza e poi a Milano, e la partecipazione femminile, restituendo storie e visioni che hanno portato alla costituzione della Triennale di Milano. L’incontro si terrà presso l’Ordine degli Architetti della Provincia di Palermo (mercoledì 2 ottobre, ore 18, piazza Principe di Camporeale). Introdurranno il presidente Iano Monaco e la storica dell’arte Daniela Brignone. Interverrà la giornalista Maria Giambruno, ideatrice di “Una Marina di libri”, con cui da quest’anno viene avviata una prestigiosa partnership culturale.
Un altro salto nella storia è quello verso cui ci conduce il giornalista e scrittore Fabio Isman, autore del volume “Andare per l’Italia razionalista”, edito da Il Mulino, la nota casa editrice che quest’anno celebra i 70 anni di attività. Isman ripercorre città, edifici, muovendo dalle “piccole capitali”, per offrire uno spaccato dell’epoca e dell’architettura razionalista (1925-1940). Presso la sede di Longho Concept Store (via Libertà 42, venerdì 4 ottobre, ore 18), e in collaborazione con Mondadori Flaccovio, via Roma 270, l’autore, introdotto dall’intervento dello scrittore e giornalista Alberto Samonà, esplorerà altresì il tema delle città ideali, Palmanova, Aquileia, Pienza, tra le tante, luoghi dalla struttura geometrica regolare che racchiudono visioni ideali. Entrambi gli incontri sono promossi da iDesign, dall’Ordine degli Architetti di Palermo, da “Una marina di libri” e da “I segni di Venere. Festival dei talenti”.
Ed è una storia più recente quella che porta alla ribalta lo stile originale del progettista e intellettuale, ispiratore del social design, Alessandro Guerriero, creatore di Alchimia e di Tam-Tam, la scuola libera nata da un'idea condivisa con Alessandro Mendini, Riccardo Dalisi e Giacomo Ghidelli, che, insieme al designer pugliese Vito Nesta, titolare del marchio Grand Tour, genera un connubio intenso e fecondo che guarda al passato e si proietta nella contemporaneità. L’incontro dà vita ad una collezione di porcellane e complementi di arredi esposti all’interno di una mostra coloratissima, “Nella pancia del Guerriero”, a cura di Sara Ricciardi, presso l’Oratorio di San Mercurio (Cortile San Giovanni degli Eremiti 2, inaugurazione domenica 29 settembre, ore 18).
In tema di sperimentazione, la designer Raffa Guidobono, con il suo brand Leftover, presenta una collezione dedicata ad autoctoni, expat e viaggiatori lenti, che trae ispirazione da segni e simboli della Sicilia. I prototipi di piccoli utensili da cucina in edizione limitata e tableware fanno parte del nuovo progetto evocativo di manualità, tradizione, mestieri arcaici, viaggio, che sarà presentato mercoledì 2 ottobre presso Sour Studio, in pieno centro storico, là dove si concentravano gli antichi mestieri cittadini (via Venezia 98, ore 15 – 19).
La Sicilia, fra linguaggi e ambiti sperimentali e uno sguardo internazionale, è molto presente in questa XII edizione nella sezione Design week experiences (ex Convento della Magione, via Teatro Garibaldi 27, inaugurazione 28 settembre, ore 17,30). Alessia Bruno, creatrice del marchio Desadorna, presenta il progetto “Semi erranti”, una collezione di monili, prevalentemente spille e piccoli oggetti ornamentali di arredo, realizzati in ottone e bronzo giallo con la tecnica della fusione a cera persa, che nasce dallo studio della natura, delle sue piante e dei loro dettagli, perfette nella loro concezione, e dei cicli vegetali che partono dalla migrazione dei semi da un fiore all’altro. I taglieri-vassoi Sakura, disegnati da Claudia Gambina, in legno massello rovere e corian, rievocando i fiori di ciliegio della cultura giapponese, uniscono bellezza e simbolismo alla funzionalità e al design contemporaneo; mentre alla Divina Proporzione si rifanno i gioielli di Virginia Zanetti, sculture di forme pure bagnate nell’oro. All’Africa si ispira il progetto elaborato da Paola Boneschi. Himba, dal nome di una tribù del nord della Namibia, è una seduta in ferro, legno e pietra, che vuole uscire dalle consuete esperienze di arredo e diventa un’insolita modalità di osservazione del mondo circostante.
Tra le realtà siciliane, c’è l’Azienda Gentilgesto, fondata dall'artista Delia Russo e dal ceramologo Massimiliano Cecconi, i quali, ripercorrendo l’Italia con un tornio da ceramica, ricercano il legame arcaico tra vasaio e contadino, lo scambio di saperi e tradizioni, entrando in contatto con gli abitanti delle varie località e testimoniando, all’interno della mostra “Fare comunità a cavallo di un tornio”, attraverso oggetti, fotografie e un’opera sul paesaggio sonoro creata da Vacua Moenia, la storia e l’esperienza di un antico mestiere che ancora oggi è vivo grazie alle sperimentazioni da parte di designer e artigiani(ex Convento della Magione, via Teatro Garibaldi 27, inaugurazione 28 settembre, ore 17,30).
Una prospettiva internazionale, ma con una solida matrice siciliana, è quella offerta dallo store GRV recentemente fondato da Giorgio Gervasi il quale, sabato 5 ottobre, a partire dalle 18, dialogherà con Biagio Amarù, titolare di Nerosicilia Group, azienda nota per la lavorazione della pietra lavica dell’Etna, della pietra pece di Ragusa e di mosaici riciclati, accogliendo, nella stessa occasione, la presentazione di un progetto sociale promosso dall’Associazione Amici delle Missioni, focalizzato su interventi sanitari e infrastrutturali in Guinea-Bissau, cui è destinata una percentuale del ricavato delle vendite dello showroom.
Da laboratori di vetrai e fabbri a spazio creativo: In via Cluverio, Officina, animata dalle idee e dalla creatività della francese Josephine Flasseur, catalizzerà l’attenzione su Officina allegra, una “biblioteca” di oggetti d’artista. Saranno presenti, lo studio di progettazione e creazione di oggetti terapeutici a tiratura limitata Big Dumb Project; i gioielli “esistenziali” di Tallulah Cassavetti; gli insoliti gioielli e oggetti di Raphael Everdeen; gli oggetti che mescolano fisica quantistica e religione e racchiudono materia e narrazione, realizzati dalla stessa Josephine Flasseur; gli abbinamenti di materie, tecniche e visioni elaborati da Pierre Louis Mascia, anche lui francese; l’arte dei graffiti trasposta negli oggetti dello svedese André Saraiva; il mondo immaginario dell’artista francese Salome Stein. Ricco è il programma che prevede anche la proiezione dei cortometraggi “Cindy the dollis mine”, di Bertrand Bonello, interpretato da Asia Argento e ispirato alla vita della fotografa americana Cindy Sherman (domenica 29 settembre, ore 20), “E.N.V.I.E”. e “IOM SE UT”, entrambi della regista Josephine Flasseur (martedì 1 ottobre, ore 20). Al contempo, sarà possibile visitare la mostra già in corso “Sinopia” di Michele Canzoneri e le opere del compositore Giovanni Damiani, che presenta lavori preparatori per affreschi.
Ad un concept ispirato alla natura, ai ritmi lenti e meditativi, all’andare “oltre” e alla ricerca interiore di Thoreau come arricchimento personale, non si poteva non fare riferimento al Paese del Sol Levante. L’installazione di Nobushige Akiyama, dal titolo “Kekkai”, curata da Daniela Brignone e Mario Finazzi, con il patrocinio dell’Istituto Giapponese di Cultura di Roma, legandosi ai simbolismi e alla ritualità della cultura giapponese, si muove attraverso i significati di confini e di unione, in un percorso di purezza e protezione (inaugurazione sabato 28 settembre alle ore 19 presso la Chiesa dei SS. Euno e Giuliano, piazza Sant’Euno).
Da quest’anno iDesign è inserita nel calendario delle manifestazioni di grande richiamo turistico dall’Assessorato al Turismo della Regione Siciliana. La manifestazione è, inoltre, sostenuta dall’Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, patrocinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo, dall’Istituto Giapponese di Cultura di Roma, dal Consiglio Nazionale degli Architetti di Roma, dall’Ordine degli Architetti della Provincia di Palermo e da ADI Sicilia. Gli eventi sono in fase di accreditamento da parte dell’Ordine degli Architetti al fine del rilascio dei crediti formativi. Mediapartner, Pianetadesign.it, il primo magazine online di Home & Design, punto di riferimento per i professionisti del settore e gli appassionati di arredo.
“Al viaggio è dedicata questa XII edizione di iDesign, e quale luogo, se non la Sicilia, è in grado di rappresentare al meglio il tema? Terra di conquista, nei secoli, da parte di innumerevoli popoli e meta di viaggiatori che ne hanno cantato la bellezza, oggi l’Isola ingloba uno straordinario melting pot culturale. Da tempo la Sicilia ha iniziato un percorso di rinascita e si fa strada nel mondo, conquistando una fetta importante di mercato turistico e culturale e diventando anche luogo privilegiato per grandi eventi. La presenza internazionale di artisti e designer ad iDesign 2024 è la conferma di come questa nostra manifestazione sia cresciuta e si sia attestata con un ruolo di primo piano e con un crescente interesse da parte del pubblico e degli addetti ai lavori. Crediamo fermamente che la creatività e le idee possano arricchire ancora di più la Sicilia, aprendo nuovi scenari e preparando un futuro sempre più consapevole: questo e molto altro potrete viverlo grazie alle tante iniziative inserite nel ricco programma di quest’anno, che per dieci giorni trasformerà Palermo nella capitale del design”. Questo il commento di Daniela Brignone, fondatrice e direttrice di iDesign.
“Con entusiasmo attendiamo la dodicesima edizione di iDesign – evidenzia l’assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo, Elvira Amata – oggi inclusa all’interno del ricco Calendario delle manifestazioni di grande richiamo turistico di recente predisposto dall’Assessorato che ho l’onore di rappresentare. È la conferma della significativa valenza riconosciuta all’iniziativa, che celebra in modo speciale l’idea del viaggio e delle sue diverse sfaccettature che aprono a naturali connessioni anche sotto il profilo turistico, in piena coerenza con la programmazione dell’Assessorato.Agli organizzatori vada il mio apprezzamento per la particolare connotazione dell’evento che si consolida sempre più, anno dopo anno, offrendo un ricco calendario di mostre, installazioni, incontri e di positivi ulteriori spazi dedicati alla formazione”.
“Il design – sottolinea l’assessore dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Francesco Scarpinato – è espressione di cultura, di creatività, di saper leggere la realtà e di esprimere idee e valori: è la sintesi fra il bene immateriale dell’ingegno e la materia stessa. Questa rassegna, da anni, costituisce non soltanto un’importante vetrina per designer di fama nazionale e internazionale e per giovani o affermati talenti siciliani, ma è anche occasione per sviluppare una riflessione su molteplici spunti della contemporaneità. Il suo essere officina di idee per una Sicilia che vuole essere sempre più creativa e laboriosa è proprio il valore aggiunto di iDesign, espressione di una Terra che vuole crescere, pensare e progettare il proprio futuro”.
“Dieci giorni in tanti luoghi della Città – commenta il vicesindaco e assessore alla Cultura di Palermo, Giampiero Cannella – per questa dodicesima edizione di iDesign, che si articola in numerose iniziative legate dall’affascinante tema del viaggio, con un ricco calendario e una partecipazione plurale che vede la collaborazione di molte istituzioni, private e pubbliche, fra cui il Comune di Palermo: un’occasione preziosa per sviluppare sinergie in grado di porre in essere momenti di confronto e contribuire, così, alla crescita culturale della nostra Comunità, con uno sguardo attento anche alla ricerca e al tessuto produttivo cittadino. Palermo e la cultura sono un binomio inscindibile e crediamo fermamente che questo possa e debba essere l’elemento distintivo per una Città sempre più consapevole della propria identità”.