Salute, in Sicilia i buoni spesa per celiaci saranno dematerializzati dalla primavera 2025

29.10.2024 17:10 di  Tutto Palermo Redazione   vedi letture
Salute, in Sicilia i buoni spesa per celiaci saranno dematerializzati dalla primavera 2025

I buoni spesa cartacei per oltre 18 mila pazienti celiaci siciliani saranno dematerializzati dalla primavera del 2025. Con un decreto del direttore del dipartimento Pianificazione strategica, Salvatore Iacolino, la Regione Siciliana aderisce, infatti, alla piattaforma nazionale "Celiachi@RL", la cui convenzione è in via di sottoscrizione e che consentirà l'utilizzo del software da parte delle Asp per l’erogazione del servizio di assistenza integrativa.

"Grazie al lavoro del dipartimento Pianificazione strategica, e su spinta della Presidenza della Regione - spiega l'assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, come riporta il sito della Regione Siciliana, - abbiamo posto le basi per offrire un sistema organizzativo moderno, in linea con gli standard nazionali, così da superare l'attuale modalità di accesso misto con buono cartaceo e sistema informatico. Soprattutto, in futuro il nuovo servizio consentirà agli assistiti di rifornirsi su tutto il territorio regionale secondo necessità in farmacie, negozi specializzati, e poi anche nella grande distribuzione organizzata, senza alcun vincolo se non l’esaurimento del budget mensile a disposizione, secondo quanto previsto dal piano terapeutico. Successivamente questa possibilità di acquisto sarà estesa anche nei rivenditori fuori dalla regione". 

Il processo amministrativo di adozione del nuovo sistema dematerializzato è in itinere: i primi di novembre sarà avviata la fase esecutiva e l'implementazione della piattaforma con due Asp quali strutture pilota e poi a cascata sulle altre aziende sanitarie. A seguire saranno coinvolti tutti gli stakeholder interessati alla rivendita dei prodotti. Sarà inoltre necessario avviare un’attività di formazione per sanitari, rivenditori e utenza prima dell'avvio della piattaforma che è già in uso in altre regioni italiane, tra cui Lombardia, Toscana, Lazio, Liguria, Friuli Venezia-Giulia, Provincia Autonoma di Bolzano, Abruzzo e Veneto.